Vai al contenuto

ITI/Giornata Mondiale del Teatro

IL 27 MARZO SI CELEBRA LA GIORNATA MONDIALE DEL TEATRO DELL’INTERNATIONAL THEATRE INSTITUTE – UNESCO.

L’AUTORE DEL MESSAGGIO, CHE DAL 1962 RISUONA NEI TEATRI E NELLE REALTÀ CULTURALI DI TUTTO IL MONDO, È
L’ATTORE, REGISTA, DRAMMATURGO, PEDAGOGO
THEODOROS TERZOPOULOS.

La Giornata Mondiale del Teatro quest’anno è giunta alla 63a edizione e per l’occasione il messaggio è stato scritto da Theodoros Terzopoulos, attore, drammaturgo, regista, pedagogo e fondatore di Attis Theatre.

La Giornata Mondiale del Teatro è stata istituita dall’International Theatre Institute e da esperti dell’UNESCO per la prima volta il 27 Marzo 1962.

Da quel giorno, ogni anno, in tutto il mondo viene celebrata la Giornata Mondiale del Teatro e per l’occasione viene richiesto ad una personalità del teatro, della musica e della cultura in genere di scrivere un messaggio.

Il messaggio viene letto nei teatri, nelle scuole, nelle biblioteche, nei luoghi di cultura e di aggregazione in tutto il mondo.

Theodoros Terzopoulos, uno dei grandi maestri della scena contemporanea, riflette nel suo messaggio sul bisogno di nuovi modi narrativi che coltivino la memoria e creino una nuova responsabilità morale e politica per fuoriuscire dalla multiforme dittatura del Medioevo odierno.

La Giornata Mondiale del Teatro, ideata e promossa dall’International Theatre Institute – Unesco. Dal 1962, ogni 27 marzo, nei teatri e nei centri culturali di tutto il mondo, risuona infatti un unico messaggio, affidato a una personalità della cultura mondiale per testimoniare le riflessioni vive sul tema del teatro e della cultura della pace. Dopo Jean Cocteau e, tra gli altri, Arthur Miller, Laurence Olivier, Jean-Louis Barraul, Peter Brook, Dimitri Chostakovitch, Maurice Béjart, Luchino Visconti, Richard Burton, Ellen Stewart, Eugène Ionesco, Umberto Orsini, Vaclav Havel, Ariane Mnouchkine, Augusto Boal, John Malkovich, Isabelle Huppert, Simon Mc Burney, Sabina Berman, Were Were Liking, Ram Gopal Bajaj, Maya Zbib, Carlos Celdràn, Shahid Nadeem, Helen Mirren, i Premi Nobel Miguel Angel Asturias, Dario Fo, Pablo Neruda, Wole Soyinka, Peter Selars, Samiha Ayoub, Jon Fosse.

Fondata nel 1948 a Praga, da esperti di teatro e danza dell’UNESCO, l’International Theatre Institute, unica organizzazione non governativa, operante in ambito culturale, in relazioni formali con l’UNESCO, è presente con Centri Nazionali in circa 100 Paesi, ed ha come obiettivo lo sviluppo di pratiche di cooperazione tra artisti e istituzioni teatrali a livello internazionale, per consolidare collaborazioni tra operatori culturali di tutto il mondo e favorire il dialogo interculturale. «Il contesto storico della nascita dell’ITI è quello della fine della Seconda Guerra Mondiale e dell’inizio della Guerra Fredda. Il teatro si trova, dunque, a fronteggiare da un lato la ricostruzione e il superamento della barbarie che il conflitto mondiale ha generato e, dall’altro, il processo di decolonizzazione e della divisione in blocco orientale e occidentale. L’intento iniziale dei fondatori dell’ITI era di sostenere le azioni dell’UNESCO sulla cultura, l’educazione e le arti, concentrando il proprio intervento sullo status dei lavoratori – ad ogni livello – nei mestieri dello spettacolo», racconta Fabio Tolledi, direttore artistico della compagnia salentina Astràgali Teatro, presidente del Centro Italiano e vicepresidente della rete mondiale dell’ITI – UNESCO. Mission primarie dell’ITI sono, infatti, la promozione della pace attraverso l’arte, il sostegno dell’innovazione nelle arti performative, la valorizzazione delle diversità culturali, il rispetto dei diritti umani nel campo delle arti dello spettacolo. Tra le più note iniziative promosse a livello mondiale dall’International Theatre Institute figurano, oltre al World Theatre Day (27 marzo), l’International Dance Day (29 aprile) e il Theatre of Nations, dove si sono esibiti per la prima volta in Occidente, dopo la seconda Guerra mondiale, l’Opera di Pechino, il Berliner Ensemble, il Teatro Kabuki, il Teatro d’Arte di Mosca. In Italia, domenica 27 marzo, si celebra anche la nona Giornata Nazionale di Teatro in Carcere promossa dal Coordinamento Nazionale del Teatro in Carcere, costituito da cinquanta esperienze teatrali diffuse su tutto il territorio italiano, con il sostegno del Ministero della Giustizia – Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità.

Messaggio per la Giornata Mondiale del Teatro

27 Marzo 2025

 Può il teatro sentire il grido di aiuto che i nostri tempi stanno lanciando, in un mondo di cittadini impoveriti, rinchiusi in celle di realtà virtuale, trincerati nella loro soffocante privacy? In un mondo di esistenze robotizzate all’interno di un sistema totalitario di controllo e repressione in ogni ambito della vita? Il teatro è preoccupato per la distruzione ecologica, il riscaldamento globale, la massiccia perdita di biodiversità, l’inquinamento degli oceani, lo scioglimento delle calotte polari, l’aumento degli incendi boschivi e gli eventi meteorologici estremi? Può il teatro diventare parte attiva dell’ecosistema? Da molti anni il teatro sta osservando l’impatto dell’uomo sul pianeta, ma ha difficoltà ad affrontare questo problema.
Si preoccupa il teatro della condizione umana così come si sta delineando nel XXI secolo, in cui il cittadino è manipolato da interessi politici ed economici, reti mediatiche e aziende che formano l’opinione pubblica? Dove i social media, per quanto la facilitino, sono il grande alibi della comunicazione, perché garantiscono la necessaria distanza di sicurezza dall’Altro? Un senso pervasivo di paura dell’Altro, del diverso, dello Straniero, domina i nostri pensieri e le nostre azioni. Può il teatro fungere da laboratorio per la coesistenza delle differenze senza tenere conto del trauma sanguinante? Il trauma sanguinante ci invita a ricostruire il Mito. E come dice Heiner Müller: “Il mito è un aggregato, una macchina alla quale si possono collegare macchine sempre nuove e diverse. Trasporta l’energia fino a quando la velocità crescente farà esplodere il campo culturale” e, aggiungerei, il campo della barbarie.  I riflettori del teatro possono far luce sul trauma sociale e smettere di gettare un’immagine fuorviante su sé stesso?

Domande che non ammettono risposte definitive, perché il teatro esiste e sopravvive grazie a domande senza risposta. Domande innescate da Dioniso, che attraversa il suo luogo di nascita, l’orchestra del teatro antico, e continua il suo silenzioso viaggio da profugo attraverso paesaggi di guerra, oggi, nella Giornata Mondiale del Teatro. Guardiamo negli occhi Dioniso, il dio estatico del teatro e del Mito che unisce passato, presente e futuro, figlio di due nascite, da Zeus e da Semele, espressione di identità fluide, femminile e maschile, iroso e gentile, divino e animale, in bilico tra follia e ragione, ordine e caos, un acrobata sul crinale tra la vita e la morte. Dioniso pone una domanda ontologica fondamentale: “Qual è il senso di tutto questo?” una domanda che spinge il creatore verso un’indagine sempre più profonda sulle radici del mito e sulle molteplici dimensioni dell’enigma umano. Abbiamo bisogno di nuovi modi narrativi che coltivino la memoria e creino una nuova responsabilità morale e politica per fuoriuscire dalla multiforme dittatura del Medioevo odierno. 
                                                                                                                                Theodoros Terzopoulos

Tradotto dall’inglese: Roberta Quarta / Centro Italiano dell’International Theatre Institute La Giornata Mondiale del Teatro (27 marzo) è promossa in tutto il mondo dall’International Theatre Institute (ITI).

Biografia di Theodoros TERZOPOULOS, Grecia
Regista teatrale, Educatore, Autore, Fondatore e Direttore Artistico di Attis Theatre
Company, Ispiratore delle Olimpiadi Teatrali e Presidente del Comitato Internazionale delle
Olimpiadi Teatrali


Italiano (Traduzione)

Theodoros Terzopoulos, regista teatrale di fama internazionale, è nato nel 1945, nel villaggio
di Makrygialos, nella zona di Pieria nella Grecia settentrionale. Si è formato alla Scuola d’Arte
Drammatica Kostis Michailidis (Atene, 1965-1967) e ha completato gli studi al Berliner
Ensemble (Berlino, 1973-1976), mentre lavorava come assistente alla regia, vicino a Heiner
Müller, che è stato il suo mentore, Manfred Wekwerth, Ruth Berghaus e Ekkehart Schall. È
stato direttore della Scuola d’Arte Drammatica del National Theatre of Northern Greece
(1981-1983) e direttore artistico degli Incontri Internazionali del Dramma Antico di Delfi (dal
1985 per circa 15 anni), cui ha inviato a partecipare molti protagonisti della scena teatrale
internazionale. È stato fondatore e direttore artistico degli Incontri Internazionali del Dramma
Antico di Sikyon (2005-2011) e membro fondatore dell’International Institute of
Mediterranean Theatre (che comprende 18 Paesi del Mediterraneo) dal 1990.
Dal 1985, anno di fondazione dell’Attis Theatre Group, e con l’innovativa rappresentazione
delle Baccanti di Euripide nel 1986, ha trasformato radicalmente il modo in cui veniva
presentata l’antica tragedia greca, introducendo elementi di estrema fisicità e ritualità.
Theodoros Terzopoulos crea un concetto di teatro legato a tecniche di estasi dionisiaca per
rivelare l’invisibile e l’insondabile. Il suo approccio dà rilievo alle dimensioni tragiche, dando
voce a un teatro che nasce dal profondo. È un approccio insolito che, sfidando qualsiasi
categorizzazione accademica, sostiene la propria auto-esistenza. Applica il suo metodo alla
tragedia greca antica, ma anche a testi poetici eterogenei. Viaggiando per oltre quarant’anni
in tutto il mondo, continua a cercare le visioni umane e la loro storia, in quanto umanista
concentrato sull’incontro con l’Altro, nel quale si riconosce.
Negli ultimi 40 anni, Terzopoulos e il Teatro Attis hanno presentato 2300 spettacoli in alcuni
dei più prestigiosi festival internazionali e teatri all’estero. Ha diretto, sia in Grecia che
all’estero, tragedie di Eschilo, Sofocle ed Euripide, opere liriche e opere contemporanee dei
maggiori drammaturghi europei, come B. Brecht, F. G. Lorca, H. Müller, S. Beckett, H. Ibsen,
A. Strindberg e scrittori greci contemporanei.
Le sue due ultime produzioni sono i punti salienti della sua ricerca e del suo lavoro: Aspettando
Godot (produzione: Emilia Romagna Teatro/Teatro Nazionale, Fondazione Teatro di Napoli
Bellini, Italia, 2023) è stato apprezzato come uno spettacolo innovativo e allo stesso tempo fedele alla riflessione filosofica di Beckett, mentre l’Orestea di Eschilo (produzione: National
Theatre of Greece, 2024), è già considerata storica, un punto di riferimento per la messa in
scena della tragedia antica, per l’esemplare recupero del ruolo e della funzione del Coro e per
la sua attualità.
Terzopoulos ha concepito e stabilito un metodo di recitazione unico nel suo genere, che
consiste in una sequenza di esercizi fisici e vocali volti a coltivare i fondamenti della pratica
attoriale. Il suo metodo e il suo approccio alla tragedia greca antica sono insegnati in più di
trenta accademie teatrali, istituti e dipartimenti di studi classici in tutto il mondo. Il regista
conduce numerosi workshop e conferenze in tutto il mondo ed è professore emerito di
accademie e università internazionali. Dal 2013 conduce il workshop annuale estivo
internazionale “Il metodo di Theodoros Terzopoulos – Il ritorno di Dioniso” per giovani
performer e registi di tutto il mondo.
Il suo metodo e il suo lavoro sono stati studiati a fondo da eminenti ricercatori teatrali e i suoi
libri sono stati pubblicati in greco, inglese, tedesco, cinese, turco, russo, polacco, coreano,
mandarino, italiano, francese, georgiano, ungherese, spagnolo e arabo. Il libro del suo metodo
intitolato “Il ritorno di Dioniso” è stato pubblicato nel 2015 e da allora è stato tradotto in 15
lingue. Numerose conferenze sono state organizzate in tutto il mondo come tributo onorario
a Theodoros Terzopoulos in paesi come Cina, Polonia, Italia, Russia, Colombia, Germania,
Grecia, Austria, Spagna, Stati Uniti e Cipro.
Le Olimpiadi del Teatro sono state fondate nel 1994 a Delfi da un Comitato Internazionale
guidato da Theodoros Terzopoulos e comprendente – come membri fondatori – luminari come
Tadashi Suzuki, Heiner Muller, Robert Wilson, Nuria Espert, Yuri Lyubimov e Tony Harrison.
Dal 1993 a oggi è stato presidente del Comitato Internazionale delle Olimpiadi del Teatro. Nel
1995, in qualità di direttore artistico della prima Olimpiade del Teatro a Delfi (Grecia),
intitolata “Crossing Millennia”, ha invitato importanti spettacoli e artisti internazionali. Le
edizioni successive delle Olimpiadi del Teatro si sono svolte a Shizuoka, Giappone (1999),
Mosca, Russia (2001), Istanbul, Turchia (2006), Seoul, Corea del Sud (2010), Pechino, Cina
(2014), Breslavia, Polonia (2016), India (in 17 città dell’India, 2018), Toga, Giappone e San
Pietroburgo, Russia (2019) e a Budapest, Ungheria (2023).
Personalità teatrale di spicco che ha ricevuto riconoscimenti locali e internazionali sia per il
suo stimolante lavoro artistico e didattico in continua evoluzione sia per la promozione
dell’interculturalità, ha ricevuto innumerevoli premi tra cui: Premio Lorca (Spagna, 1986),
Premio Stanislavski per la migliore regia (Russia, 1993), Premio onorario per il teatro (Turchia,
2006), Premio per la migliore regia (Festival delle Nazioni, Seoul, 1994), Premio per la migliore
recitazione di Ensemble (Pechino, 2011), Premio internazionale per il teatro Yuri Lyubimov
(2020), Stella della Walk of Fame di Sibiu (Sibiu, Romania, 2024) e il Gran Premio per il teatro
dell’Associazione ellenica dei critici teatrali e delle arti dello spettacolo (Grecia, 2024).

Maggiori informazioni su http://attistheatre.com/en/theodoros-terzopoulos/

Traduzione dall’inglese: Flavia Antico / Centro Italiano dell’International Theatre Institute
La Giornata Mondiale del Teatro (27 marzo) è promossa in tutto il mondo dall’International
Theatre Institute (ITI)

 

 

 

ITI Italia

Presidente – Fabio Tolledi
Vicepresidente – Marco Ciuti
Segretario generale – Giorgio Zorcù
Direzione organizzativa – Ivano Gorgoni
Progetti internazionali – Roberta Quarta
Consulente – Renato Corosu

Italian Centre of the International Theatre Institute
Via G. Candido 23, Lecce (Italy)
Tel. +39 0832-306194 fax +39 0832-301823
iti.italiancentre@gmail.comwww.iti-italy.org

 

Progetti ITI

GMT Giornata Mondiale del Teatro

Cos’è la Giornata Mondiale del Teatro
La giornata Mondiale del Teatro è stata creata al Congresso I.T.I. di Vienna nel 1961, su proposta di Arvi Kivimaa a nome del Centro Finlandese. Ogni anno una personalità del mondo del teatro è invitata a scrivere un messaggio rivolto a tutti i teatranti e cittadini del mondo sul tema del Teatro e della Pace tra i popoli. Il 27 marzo il messaggio viene letto dall’autore alla sede UNESCO di Parigi, tradotto in diverse lingue e diffuso in tutto il mondo.

Gli Autori del Messaggio Internazionale 1962 – 2024

1962 Jean Cocteau (Francia) 1963 Arthur Miller (USA) 1964 Laurence Olivier (Gran Bretagna) – Jean-Louis Barrault (Francia) 1965 Anonimo 1966 René Maheu (Francia), Direttore Generale UNESCO 1967 Hélène Weigel (Austria) 1968 Miguel Angel Asturias (Guatemala) 1969 Peter Brook (Gran Bretagna) 1970 Dmitrij Chostakovitch (Russia) 1971 Pablo Neruda (Cile) 1972 Maurice Bejart (Francia) 1973 Luchino Visconti (Italia) 1974 Richard Burton (USA) 1975 Ellen Stewart (USA) 1976 Eugène Ionesco (Romania – Francia) 1977 Radu Beligan (Romania) 1978 Messaggi nazionali 1979 Messaggi nazionali 1980 Janusz Warminski (Polonia) 1981 Messaggi nazionali 1982 Lars af Malmborg (Svezia) 1983 Amadou Mahtar M’Bow (Senegal), Direttore Generale UNESCO 1984 Mikhaïl Tsarev (Russia) 1985 André-Louis Perinetti (Francia) 1986 Wole Soyinka (Niger) 1987 Antonio Gala (Spagna) 1988 Peter Brook (Gran Bretagna) 1989 Martin Esslin (Ungheria – Gran Bretagna) 1990 Kirill Lavrov (Russia) 1991 Federico Mayor Zaragoza (Spagna), Direttore Generale UNESCO 1992 Jorge Lavelli (Argentina) – Arturo Uslar Pietri (Venezuela) 1993 Edward Albee (USA) 1994 Vaclav Havel (Cecoslovacchia) 1995 Humberto Orsini (Venezuela) 1996 Saadalla Wannous (Siria) 1997 Jeong Ok Kim (Corea) 1998 Per il 50° Anniversario ITI: Messaggio Speciale 1999 Vigdís Finnbogadóttir (Islanda) 2000 Michel Tremblay (Canada) 2001 Iakovos Kambanellis (Grecia) 2002 Girish Karnad (India) 2003 Tankred Dorst (Germania) 2004 Fathia El-Assal (Egitto) 2005 Ariane Mnouchkine (Francia) 2006 Victor Hugo Rascón Banda (Messico) 2007 Sultan bin Muhammed al-Qasimi (Sharjah, EAU) 2008 Robert Lepage (Canada) 2009 Augusto Boal (Brasile) 2010 Judi Dench (Gran Bretagna) 2011 Jessica Atwooki Kaahwa (Uganda) 2012 John Malcovich (USA) 2013 Dario Fo (Italia) 2014 Brett Bailey (Sud Africa) 2015 Krzysztof Warlikowski (Polonia) 2016 Anatolij Vasiliev Russia) 2017 Isabelle Huppert (Francia) 2018 Per il 70° anniversario ITI: Simon Mc Burney (Gran Bretagna) – Sabina Berman (Messico) – Were Were Liking (Costa d’Avorio) – Ram Gopal Bajaj (India) – Maya Zbib (Libano) 2019 Carlos Celdran (Cuba) 2020 Shahid Mahmood Nadeem (Pakistan), 2024 Jon Fosse

Leggi tutti i messaggi della GMT >

GMT attività connesse >

Per celebrare in modo creativo la Giornata Mondiale del Teatro insieme ai giovani e giovanissimi studenti, insieme al Ministero dell’Istruzione ha indetto nel 2016 il concorso nazionale Scrivere il Teatro.