STAGIONE PROSA 2020-2021
Dal 29 settembre al 4 ottobre 2020 | SPETTACOLO IN ABBONAMENTO |
martedì, mercoledì, giovedì e venerdì ore 21 – sabato ore 19 – domenica ore 17
FABRIZIO GIFUNI
CON IL VOSTRO IRRIDENTE SILENZIO
Studio sulle lettere dalla prigionia e sul memoriale di Aldo Moro
ideazione e drammaturgia di Fabrizio Gifuni
Si ringraziano
Nicola Lagioia e il Salone internazionale del Libro di Torino
Christian Raimo per la collaborazione
Francesco Biscione e Miguel Gotor per la consulenza storica
foto di: Mimmo Frassineti
Aldo Moro durante la prigionia ricorda, risponde, confessa, accusa, si congeda. Scrive incessantemente lettere e insieme compone un lungo testo politico, storico, personale: il cosiddetto memoriale.
Le lettere e il memoriale sono due presenze fantasmatiche, il corpo di Moro è lo spettro che ancora occupa il palcoscenico della nostra storia di ombre.
Dopo il grande successo delle repliche dello scorso febbraio, subito prima della chiusura dei teatri, Fabrizio Gifuni torna al Vascello per riannodare il filo di quelle parole.
Dal 6 all’11 ottobre 2020 | SPETTACOLO IN ABBONAMENTO |
martedì, mercoledì, giovedì e venerdì ore 21 – sabato ore 19 – domenica ore 17
MEDEA
di Euripide
adattamento e regia Gabriele Lavia
con Federica Di Martino, Simone Toni
produzione Effimera srl
in coproduzione con Fondazione Taormina Arte Sicilia
Scandaloso ed umanissimo, il mito di Medea al centro dell’omonimo capolavoro euripideo cattura l’interesse, spinge a prendere posizione tingendosi di molteplici sfumature interpretative. La presenza di due soli attori testimonia la rielaborazione dell’impianto drammaturgico, per cui, come afferma Lavia, «la struttura della tragedia greca viene ingoiata da una nuova struttura contemporanea», ‘spogliata’ dell’inessenziale e ridotta al nucleo centrale. Ad interpretare Medea è Federica Di Martino, affiancata da Simone Toni nel ruolo di Giasone.
Dal 13 all’18 ottobre 2020 | SPETTACOLO IN ABBONAMENTO |
martedì, mercoledì, giovedì e venerdì ore 21 – sabato ore 19 – domenica ore 17
GLORY WALL
di Leonardo Manzan e Rocco Placidi
con Leonardo Manzan, Rocco Placidi, Paola Giannini, Giulia Mancini
scenografie Giuseppe Stellato
luci Paride Donatelli
regia Leonardo Manzan
produzione La Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello, Elledieffe
Leonardo Manzan, romano di origine, milanese di formazione, classe 1992, si è rivelato tra i nuovi talenti alle Biennale Teatro 2019, dove è stato nuovamente invitato quest’anno a misurarsi con il tema della censura. Affiancato da un team giovane e collaudato formato da Rocco Placidi e Paola Giannini, in Glory Wall affronta dunque un argomento delicato, affascinante e attuale, soprattutto se lo si accosta al concetto di Teatro; l’arte vive di costrizioni e muore di libertà: la censura è quindi vitale per l’arte, l’arte è scandalo e lo scandalo a sua volta implica la censura. Un vero e proprio corto circuito di idee e spunti di riflessione.
dal 20 al 25 ottobre 2020 | SPETTACOLO IN ABBONAMENTO |
martedì, mercoledì, giovedì e venerdì ore 21 – sabato ore 19 – domenica ore 17
SCANNASURICE
di Enzo Moscato
regia Carlo Cerciello
con Imma Villa
produzione Elledieffe, Teatro Elicantropo
Una sanguigna e tenerissima Imma Villa dà voce e corpo a Scannasurice, testo scritto da Enzo Moscato nella sua immaginifica lingua. L’attrice, sola in scena, restituisce realismo e intensità al personaggio che interpreta con vibrante tensione e la regia complessa e accurata di Carlo Cerciello ne valorizza ogni singola parte. Uno spettacolo emozionante pluripremiato -ormai diventato un apprezzato piccolo “cult” torna finalmente a Roma dopo gli unanimi consensi ottenuti dal pubblico e dalla critica.
27-28-29 ottobre 2020 e 31 ottobre 2020 | SPETTACOLO IN ABBONAMENTO |
martedì – mercoledì – giovedì – venerdì h 21 – sabato h 19 – domenica h 17
coop La Fabbrica dell’Attore
LA CONSUETUDINE FRASTAGLIATA DELL’AVERTI ACCANTO
Di Marco Andreoli
Con Claudia Vismara e Daniele Pilli
produzione La Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello, Compagnia i Poli a K.O.V.
La consuetudine frastagliata dell’averti accanto di Marco Andreoli trae ispirazione dai multiversi di Hugh Everett, un’ipotesi che teorizza l’esistenza di universi coesistenti fuori dal nostro spazio-tempo, definiti anche dimensioni parallele. La struttura del testo offre innumerevoli piani di lettura, analizza il complesso universo della vita di coppia, del disgregarsi delle relazioni, dell’ostinazione con cui, a volte, ci si accanisce per mantenere con sé stessi una facciata, una parvenza di felicità. Ma soprattutto parla anche di quelle scelte che si compiono nella vita e che una volta compiute la segnano per sempre.
Dal 17 al 22 novembre 2020 | SPETTACOLO IN ABBONAMENTO |
martedì, mercoledì, giovedì e venerdì ore 21 – sabato ore 19 – domenica ore 17
UNA COSA ENORME
uno spettacolo di Fabiana Iacozzilli
con Marta Meneghetti, Roberto Montosi
produzione CrAnPi, La Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello, Fondazione Sipario Toscana, Carrozzerie | n.o.t.
in corealizzazione con Romaeuropa Festival
Fabiana Iacozzilli – una delle artiste più interessanti della sua generazione, Premio della Critica 2019 – nel suo nuovo lavoro, fresco di debutto, alla Biennale Teatro di Venezia riflette, su un tema intimo e personale come quello della maternità.
È lecito desiderare di non essere madre? E cosa succede se per uno spietato gioco dello stare al mondo ci ritroviamo a essere madri comunque?
Partendo dai testi di Sheila Heti e della sociologa Orna Donath, la regista esplora le zone più recondite dell’identità femminile tra cultura, natura e istinto personale dando vita a uno spettacolo che lei stessa definisce «una creatura strana, in bilico tra il desiderio e il rifiuto di creare».
dal 24 al 29 novembre 2020 | SPETTACOLO IN ABBONAMENTO |
martedì – mercoledì – giovedì – venerdì h 21 – sabato h 19 – domenica h 17
OVIDIO HEROIDES VS METAMORPHOSYS
con Manuela Kustermann e Cinzia Merlin al pianoforte
produzione La Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello
Ovidio Heroides Vs Metamorphosys segna l’incontro artistico tra Manuela Kustermann, messaggera onirica di parole e poesia del grande poeta latino Ovidio e Cinzia Merlin, virtuosa pianista e compositrice. Da anni impegnate a indagare quel fertile terreno che è la contaminazione delle Arti, insieme sono riuscite a creare uno spettacolo che è una perfetta sintesi tra parole e musica in cui il classicismo letterario e musicale viene riletto, reinterpretato, rinnovato e rivolto verso i nuovi orizzonti della contemporaneità.
Dal 1 al 6 dicembre | SPETTACOLO IN ABBONAMENTO |
martedì – mercoledì – giovedì – venerdì h 21 – sabato h 19 – domenica h 17
TAVOLA TAVOLA, CHIODO CHIODO…
tratto da appunti, corrispondenze e carteggi di Eduardo De Filippo
uno spettacolo di e con Lino Musella
musiche dal vivo Marco Vidino
produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, Elledieffe
Durante la pandemia, molte sono le riflessioni emerse sulle sorti del mondo dello spettacolo. “Negli ultimi tempi – scrive Musella – ho cercato conforto e ispirazione nelle parole dei grandi; è nato così il desiderio di riscoprire l’Eduardo capocomico e – lavorando sulle lettere, i discorsi al Senato, i carteggi relativi alle sue imprese estenuanti – ne è venuto fuori un ritratto di artista non solo legato alla bellezza delle opere, ma piuttosto alle sue battaglie donchisciottesche per il teatro tra poche vittorie e molti fallimenti”
Dal 18 al 23 dicembre 2020 |SPETTACOLO IN ABBONAMENTO|
Lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e venerdì ore 21 – sabato ore 19 – domenica ore 17
PORTE: DECOSTRUZIONE DI UN’IDEA INTERROTTA.
Fase di prova per un debutto rimandato
di Flavia Mastrella e Antonio Rezza
con Antonio Rezza
e con Ivan Bellavista, Manolo Muoio, Chiara Perrini, Enzo Di Norscia
produzione RezzaMastrella, La Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello
Rezza & Mastrella sono di casa al Vascello. Artisti eclettici sempre pronti a stupire scelgono, in quest’anno così particolare, di aprire – in via del tutto eccezionale – le porte al loro affezionato pubblico che potrà assistere a una delle fasi di realizzazione del loro ultimo lavoro.
“Come si possono riempire le cose vuote? – scrivono i due in una nota – È possibile che il vuoto sia solo un punto di vista? Ognuno perde l’orientamento, la certezza di essere in un luogo, smarrisce il suo regno, così in terra e non in cielo. L’uomo fa il verso alla belva. Che lui stesso rappresenta. Senza rancore”.